“ la mia mamma, una professoressa di matematica col cuore da contadina e un amore per la terra,
le piante e i fiori e tutte le creature viventi. Con passione e dedizione ha curato personalmente,
finché ha potuto muoversi, il suo orto e il suo giardino. Quando andavo a trovarla, per prima cosa
facevamo un giro nel giardino dove mi mostrava i nuovi bulbi che aveva ordinato, i vari colori delle
sue rose, l’alternanza delle fioriture nelle diverse stagioni e i prodotti del suo curatissimo orto.
Negli ultimi anni della sua vita l’ho vista più volte commuoversi fino alle lacrime quando in
televisione si parlava di Dolomiti: quelle erano le “sue” montagne dove lei e mio padre mi avevano
portato tante volte quando ero piccole e dove erano tornati quasi tutte le estati fino a tarda età.
Era una gran camminatrice e niente la rendeva più felice di una passeggiata attraverso i prati, i
boschi e poi ancora più su fino a qualche rifugio vicino al cielo. E’ proprio da lei che ho ereditato
l’amore per gli alberi e il desiderio di poter fare qualcosa di utile per avvicinare i giovani a questo
mondo meraviglioso … quale migliore occasione dunque, se non quella di poter realizzare questo
desiderio grazie all’ospitalità del parco di Villa Fulvia?”